Il 25 marzo, nell'ambito della rassegna culturale "Gli incontri del giovedì", presso la sede nazionale dell'UAAR a Roma, si terrà un incontro con Federica Turriziani Colonna (redattrice de "L'Ateo" e traduttrice del libro "Ipazia. Donna colta e bellissima fatta a pezzi dal clero", di John Toland) dal titolo: "La vita di Ipazia e la sua ricostruzione nei secoli".
Mi sembra coerente, no? Dopo essersi opposti in tutti i modi all'intitolazione del circolo di Bari ad Ipazia, con Carcano che sosteneva l'impossibilità di intitolare un circolo UAAR ad una "credente neoplatonica irrazionale" (testuali parole sue, comprovabili dallo storico delle mail inviate alla lista dei coordinatori di circolo), ecco che ora, con incredibile faccia di bronzo, organizzano una conferenza su di lei, confermando il sospetto che Giacomo Grippa espresse all'epoca delle polemiche sull'intitolazione: la loro opposizione era dovuta al fatto che noi soci baresi gli avevamo soffiato l'idea, che se non avessimo intrapreso la nostra iniziativa l'UAAR nazionale avrebbe indetto celebrazioni in onore di Ipazia e promosso una campagna per la distribuzione del film "Agora" in Italia. Ma perche' non l'hanno fatto ugualmente, prima dell'iniziativa qui segnalata? E' ovvio: perche' l'idea non è partita dall'alto!
Adesso che il circolo di Bari è di nuovo "sotto controllo" (anche perché in coma profondo), l'UAAR nazionale può finalmente rendere onore ad una una pensatrice "irrazionale" (da quale pulpito! E' sempre assai squallido, e nel contempo divertente, assistere allo spettacolo di nani che irridono giganti).
Rimane il fatto, tuttavia, che gli stessi promotori dell'iniziativa di giovedì prossimo, opponendosi all'intitolazione ad Ipazia del circolo barese, l'hanno metaforicamente uccisa un'altra volta...
Mi sembra coerente, no? Dopo essersi opposti in tutti i modi all'intitolazione del circolo di Bari ad Ipazia, con Carcano che sosteneva l'impossibilità di intitolare un circolo UAAR ad una "credente neoplatonica irrazionale" (testuali parole sue, comprovabili dallo storico delle mail inviate alla lista dei coordinatori di circolo), ecco che ora, con incredibile faccia di bronzo, organizzano una conferenza su di lei, confermando il sospetto che Giacomo Grippa espresse all'epoca delle polemiche sull'intitolazione: la loro opposizione era dovuta al fatto che noi soci baresi gli avevamo soffiato l'idea, che se non avessimo intrapreso la nostra iniziativa l'UAAR nazionale avrebbe indetto celebrazioni in onore di Ipazia e promosso una campagna per la distribuzione del film "Agora" in Italia. Ma perche' non l'hanno fatto ugualmente, prima dell'iniziativa qui segnalata? E' ovvio: perche' l'idea non è partita dall'alto!
Adesso che il circolo di Bari è di nuovo "sotto controllo" (anche perché in coma profondo), l'UAAR nazionale può finalmente rendere onore ad una una pensatrice "irrazionale" (da quale pulpito! E' sempre assai squallido, e nel contempo divertente, assistere allo spettacolo di nani che irridono giganti).
Rimane il fatto, tuttavia, che gli stessi promotori dell'iniziativa di giovedì prossimo, opponendosi all'intitolazione ad Ipazia del circolo barese, l'hanno metaforicamente uccisa un'altra volta...
1 commento:
A me sembra che "commemorare" sia diverso da "intitolare il circolo", tanto è vero che una rapida ricerca sul sito dell'UAAR ti farà uscire articoli su Ipazia presenti da anni e anni. L'intitolazione è stata contestata per opportunità generale d'intitolare i circoli e coerenza del personaggio con la mission UAAR. Perché mai per onorare Ipazia c'è solo l'intitolazione del circolo e non altro? Ad esempio la presentazione di un libro, l'intitolazione di una strada, la creazione di un premio con il nome d'Ipazia ecc ecc.
cordiali saluti, Fabio
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