venerdì 22 aprile 2011

La mamma degli imbecilli


Nel lungo periodo trascorso senza la pubblicazione di nuovi post, questo blog è stato onorato dalla ricezione di commenti di anonimi lettori che hanno fatto del loro meglio per dimostrare che la mamma degli imbecilli è la donna più prolifica del mondo. Non è da escludere che sia stata sempre la stessa persona a postarli, nel qual caso verrebbe da pensare che la sua feconda genitrice abbia concentrato in tale frutto del proprio ventre la quintessenza della propria capacità di procreare perfetti idioti.

Riporto di seguito i summenzionati commenti, esclusi i primi tre, consistenti in lunghe sequenze di caratteri senza senso:

1) "prrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!" (12/07/10)
2) "ma vaff......!!!!!!!!!" (30/07/10)
3) "che uomo!!" (30/07/10)
4) "prrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!" (30/08/10)
5) "hihihihihihihihihihihihi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" (21/09/10)
6) "ahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" (21/09/10)
7) "prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" (21/09/10)
8) "ahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" (06/10/10)
9) "ma vai a c............." (18/10/10)
10) "che triste la tua vita" (02/11/10)
11) "prrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!" (11/11/10)
12) "prrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!" (23/11/10)
13) "prrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!" (01/04/11)

Un'analisi stilistica dei testi sopra riportati sembra rivelare differenze riconducibili a più di un autore; in ogni caso, tutti i commenti evidenziano un livello espressivo alquanto elementare, che conferma e, se possibile, aggrava la già infima opinione che ho dei miei detrattori. Si sa, ognuno si esprime nel modo che gli è consentito dalla propria statura morale ed intellettuale, ed i nani che hanno postato questi commenti manifestano - a mio modesto parere - notevoli affinità con i soci UAAR che si sono schierati con la dirigenza nazionale e mi hanno attaccato in modo acritico, violento e volgare.

Colgo l'occasione per rassicurare l'inclito autore del commento n. 10: eviti pure di preoccuparsi per la mia vita, che è assai ricca e soddisfacente, e soprattutto sempre ispirata da principi che mi tengono lontano dal grigiore e dal fetore in cui trascorrono la loro desolante esistenza le pecore che, incolonnate in copiose greggi condotte al pascolo da insipienti pastori e dai loro ringhianti mastini, ruminano tranquille godendosi la loro narcotizzante condizione di beata inconsapevolezza. Il problema, però, è che affidarsi ad un pastore è sempre pericoloso, perché, se i pastori non sono all'altezza del loro compito (come non lo sono, secondo me, i dirigenti dell'UAAR), possono condurre l'intero gregge oltre l'orlo di un precipizio, e le pecore che seguono ottusamente le loro compagne rischiano di accorgersi troppo tardi di non avere più solida terra sotto le zampe.

Concludo la carrellata con un commento - al post Fumata bianca al circolo UAAR di Bari - che si differenzia dagli altri non per maggiore acume, ma perché redatto, se non altro, in un linguaggio più articolato. L'autore si firma con uno pseudonimo, che in seguito mi è capitato di ritrovare tra i numerosi commenti ad una mia lettera pubblicata su "Cronache Laiche" (della quale parlerò in un post successivo): "Fuffa Forte". Ecco il commento:

"Quello non e' Mazinga Z, e' il Grande Mazinga, e c'e' un abisso fra i due. Per la tua espulsione dalla CDA, mi pare tu l'abbia presa bene. Il che conferma che forse forse l'esplusione era motivata. Saluti Fuffa Forte" (11/06/10)

L'autore si riferisce all'immagine da me usata per accompagnare il post citato, nel quale si legge "che qualcuno [un socio UAAR di Bari] avrebbe intitolato volentieri [il circolo] a "Mazinga Zeta", tanto per lui sarebbe stato uguale". Egli dimostra una notevole competenza nel campo dei cartoni animati giapponesi, ma si rivela, a mio avviso, anche dotato di facoltà intellettive non dissimili da quelle degli autori degli altri commenti sopra riportati. Infatti, costui sembra attribuire maggiore importanza ad un corretto utilizzo dei riferimenti iconografici che non al contenuto del post e, più in generale, alla gravità dei fatti da me narrati nel blog. Inoltre, tale soggetto considera "forse forse motivata" la mia espulsione dall'UAAR perché gli sembra che io "l'abbia presa bene".

Di fronte a tanto acume e profondità di elaborazione concettuale, oltre a sentirmi cadere le braccia mi coglie il dubbio che "forse forse" ribattere a simili interlocutori equivalga a sparare sulla Croce Rossa.

Nessun commento: